LA STORIA
Camaldoli, fondata mille anni fa da San Romualdo, è una comunità di monaci benedettini.
Le sue due case, il Sacro Eremo e il Monastero, immerse nella pace della foresta, rappresentano due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica, la solitudine e la comunione.
La comunità monastica vive nella ricerca di Dio, nella preghiera e nel lavoro, e si apre alla condivisione con gli uomini e le donne del nostro tempo soprattutto attraverso l’ospitalità.
La Foresteria offre uno spazio aperto a tutti, di approfondimento spirituale e culturale, di dialogo e di incontro.
La particolarità di Camaldoli consiste nell’essere ancora, dopo mille anni, un luogo di vita monastica e di ricerca di Dio che si realizza in due strutture differenti ma unite: un eremo e un cenobio (monastero). La comunità dei monaci attraverso la preghiera, la vita fraterna e il lavoro, mantiene questi luoghi sempre viventi e accoglienti.
La vita monastica benedettina è sovente identificata con un motto “ora et labora” che in realtà non è contenuto nel testo della Regola di Benedetto, scritta dal patriarca del monachesimo occidentale nel VII secolo. Tuttavia questa espressione rende bene la concretezza della vita che si svolge in un monastero giorno dopo giorno.
Il lavoro è il mezzo normale del quale la comunità vive. San Benedetto vuole i monaci impegnati nel lavoro quotidiano. La tradizione ci mostra l’attività lavorativa come elemento fondamentale del vivere monastico in un equilibrio saggio e delicato con l’attività spirituale contemplativa. Attraverso il lavoro delle loro mani i monaci condividono così una delle dimensioni fondamentale della vita di ogni uomo e donna, facendosi loro compagni di viaggio.
Il frutto del lavoro quotidiano non serve unicamente per il sostentamento e la vita della Comunità, ma anche per aiutare alcune nostre fondazioni ancora giovani in Brasile e in Tanzania.
Dove si trovano e a che ordine appartengono
Si trova a Camaldoli (Arezzo) e appartengono all’ordine dei monaci benedettini
La vita intorno all'Eremo di Camaldoli
All’interno dell’Eremo di Camaldoli si respira aria di preghiera, introspezione, silenzio e meditazione, ma anche di condivisione e ospitalità; però non è solo al suo interno che è possibile trovare pace e serenità, infatti intorno ad esso si sviluppa la Riserva biogenetica di Camaldoli, gestita oggi dal Corpo Forestale dello Stato e in passato dai monaci. In questa riserva è possibile osservare le Abetine di abete bianco, i cervi, i daini, i caprioli, i cinghiali e il lupo, scoiattoli e ghiri oltre a uccelli come il picchio maggiore, le cince, gli allocchi e le poiane, e anfibi come il tritone e la salamandra che si trovano in particolari aree umide della riserva.